2011 Festival Moreschi – Conferenza sui falsettisti

Festival Moreschi 2011 – Conferenza dell’11 giugno 2011

Qui di seguito puoi vedere la playlist di Youtube.
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Note di Armando Guidoni

Perché la conferenza. A distanza di cinque anni abbiamo deciso di organizzare questa seconda conferenza in occasione del Festiva Moreschi 2011. Questa iniziativa è legata allo scopo principale dell’associazione che è quello di promuovere e diffondere la conoscenza della cultura musicale, sia attraverso la sua pratica che attraverso l’organizzazione di concerti e manifestazioni artistiche e musicali.

Tema della conferenza. Con questa conferenza dedicata al tema “Falsettisi: i veri eredi dei castrati?” intendiamo divulgare la conoscenza di una disciplina artistica che un nostro concittadino, con la sua arte, ha contribuito a diffondere rendendo illustre Monte Compatri e il territorio dei Castelli Romani. Alessandro Moreschi, detto “L’Angelo di Roma”, è stata l’ultimo cantore della Cappella Sistina ad essere stato evirato in giovane età con la finalità di preservarne la voce di fanciullo e di introdurlo quindi al canto. Il suo ricordo va ad affiancarsi a quello di altre eccelse menti che hanno messo la loro opera a disposizione della società e ad esempio per le giovani generazioni.

Perché Moreschi è ‘sconosciuto’? Ma la sua vita rimane per la maggior parte nell’ombra. Niente di strettamente personale gli è sopravvissuto, non una lettera, non un diario, niente in generale. La storia de ‘l’ultimo castrato’, rimane vaga, forse nascosta, probabilmente, tanto da renderne difficile un’interpretazione accurata.
Come sapete, ho curato personalmente l’edizione del libro Moreschi. L’Angelo di Roma di Nicholas Clapton nel quale l’autore ha cercato fortemente informazioni sull’artista per tracciarne una biografia. Dalla lettura del libro di Clapton ho estratto alcune parti che andrò a commentare: «Nell’agosto del 1892 gli abitanti della sua città natale, Monte Compatri, celebravano il venticinquesimo anniversario della fine dell’epidemia di colera del 1867 […] Un decreto papale del 21 giugno garantiva indulgenze a tutti coloro che si recavano a venerare l’immagine della Madonna del Castagno dal 14 agosto al 30 settembre. Le autorità cittadine invitarono Moreschi ed erano entusiaste di assistere al ritorno del loro figlio famoso. In breve: il 21 agosto, a cura del ch.mo prof. Alessandro Moreschi compatrese, ebbe luogo una solennissima messa in musica da lui diretta, ed eseguita da dodici distinti professori dalla Capitale e da altrettanti allievi della Scuola di S. Salvatore in Lauro; ed alla sera vi furono i Vesperi, nei quali fu cantato il celebre Laudate Pueri del M. Capocci con il Coro di Ragazzi. […] Ebbene, nulla c’è dato sapere sul primo ritorno a casa di Alessandro dopo più di vent’anni. Non v’è traccia o alcun aneddoto riguardo alle reazioni che parenti, amici o vicini di casa ebbero quando rividero il ‘loro’ illustre cittadino dalla strana voce. Né, tanto meno, vi sono note che riportino i sentimenti dello stesso Moreschi».
Forse la figura di Moreschi subì, in quanto castrato della Cappella Sistina, la denigrazione che il cecilianismo instaurò verso tutto ciò che in arte musicale veniva eseguito dalla pontificia Cappella Sistina nella quale operavano ancora artisti castrati. Infatti, la castratio euphonica, come fu chiamato più tardi quel ‘disumano’ metodo finalizzato alla conservazione della voce infantile, era divenuta sicuramente rara e socialmente disapprovata, visto che fu dichiarata illegale subito dopo la presa di Roma da parte delle forze antipapali nel 1870.
Forse in quegli anni gli apparati clericali e statali trovarono nella sopravvivenza dell’ultimo castrato un motivo di imbarazzo. Ancora dal libro di Clapton: «Uomo soprano e macho fascista sembravano essere difficilmente compatibili per il nuovo Regime che, sebbene fosse ancora giovane nel 1922, poteva contare su un potere e su attitudini già ampiamente diffusi. Fortunatamente, per la posterità, il canto di Moreschi era già stato posto al sicuro dalla spavalderia delle Camicie Nere nonché dall’irrequietezza del Vaticano».

Riproduzione del CD audio. Infatti, nella storia della musica la figura stupefacente di Moreschi è legata a un particolare molto importante: è l’unico castrato la cui voce sia stata in parte immortalata dalla neonata tecnologia dei primi anni del XX secolo che lo scelse, insieme ad altri straordinari personaggi quali Enrico Caruso e papa Leone XIII, a lasciare un suo indelebile ricordo attraverso le incisioni. Stiamo parlando di un evento accaduto nel 1902-1904 e i difetti di quella prima rudimentale tecnologia ci impediscono di ascoltare e comprendere a fondo il suo canto, ma le incisioni ci consentono di raccogliere forti indicazioni sulla ‘dinamica’, sul ‘picchettare’ (accenti forti) e sui ‘portamenti’ fra i diversi toni. La tecnica, invece, più diversa da quelle che siamo soliti ascoltare oggi, è la distorsione della notazione ritmica (la cosiddetta ‘acciaccatura’) che Moreschi usava in maniera straordinaria. Oggi abbiamo l’opportunità di farvi ascoltare una rarità, almeno qui in Italia. Negli anni passati Nicholas ha voluto affidare a una società specializzata il lavoro di ‘pulizia’ dai rumori di alcune registrazioni originali della voce di Moreschi e di raccoglierle in un CD audio. Vi faremo ascoltare un paio di brani che ci restituiscono uno visione affascinante di un mondo davvero scomparso.

La conferenza è stata tenuta da tre relatori

Alessandro Borghi
Cofondatore e direttore del nostro coro polifonico dal 2001 al 2006. Ha svolto lunghe ricerche sulla vita di Moreschi. Alessandro Borghi è stato Cantore, Maestro Istruttore e Vice-Direttore del Coro Franco Maria Saraceni degli Universitari di Roma (Università La Sapienza), Direttore del Coro Polifonico Basilicale di Pontecorvo (Fr) Direttore del Coro “Ottava Nota” dei Castelli Romani. Ha fondato e diretto il Coro “Turris Virgata” della Cappella Universitaria di Tor Vergata. Musicoterapista, si dedica alla cura delle malattie neuromotorie e degenerative, in particolare degli anziani.

Nicholas Clapton
Nato a Worcester. Ha studiato musica presso il “Magdalen College” di Oxford. È uno dei principali controtenori in Gran Bretagna. Ha fatto il suo debutto professionale presso la “Wigmore Hall” nel 1984 e, nel 1987, vinse l’English Song Aword. Da allora ha consolidato un’ampia carriera con concerti in tutta la Gran Bretagna e in Europa, in Estremo Oriente e negli Stati Uniti. Particolarmente noto per le sue prestazioni di musica contemporanea e anche nel repertorio dei castrati del XVIII secolo. Ha interpretato, infatti, il grande Farinelli in diverse occasioni e ha eseguito, a Firenze, due concerti presso il Palazzo Pitti. Clapton svolge anche un’eccellente attività di insegnamento. È professore di canto presso la “Royal Accademy of Music” di Londra e cura regolarmente master-classes presso la “Dartington International Summer School”. Nel giugno 2005 è stato insignito del grado di “Doctor of Liberal Arts summa cum laude” presso la “Liszt Ferenc Music University” di Budapest. È membro di un Comitato governativo in Ungheria per l’accreditamento dei conservatorii musicali. Nel 2007 è tornato alla Budapest Zeneakadémia, dove ora è un Visiting Professor, per dare due serie di master-classes.
Questo pomeriggio Clapton presenta una relazione dal titolo “Falsettisti e castrati. Imitare o emulare?”.

Luciano Luciani
Storico Musicologo. Cantore della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, il Coro privato del Papa che canta esclusivamente nelle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice, e al cui interno è presente una sezione di Voci Bianche formata dai “Pueri Cantores”.
Al M° Luciani è stata affidata l’istruzione musicale dei Pueri Cantores. Dal 2010 ricopre la carica di “Magister Puerorum”. Inoltre, dirige il “Nuovo Quartetto Vocale Romano” formato da Cantori della Cappella Musicale Pontificia.
Il titolo della relazione è:

Presentazione del libro Coro Alessandro Moreschi. Dieci anni di storia
2001-2011. Molti sono stati coloro che, nel corso di questi dieci anni, hanno dedicato il loro tempo con grande impegno e passione per consentire al Coro di tagliare traguardi che sembravano irraggiungibili. La passione profusa ha suscitato in ognuno sentimenti ed emozioni, evento strettamente personale e unico. Ma, in questo itinerario, si può individuare un elemento comune e legante: l’arte. È l’arte che ha provocato – e provoca costantemente – la narrazione interna del processo di percezione-emozione-creatività-azione. È l’arte che sintetizza efficacemente la forma e l’estetica attraverso le emozioni. Nel nostro caso, l’acquisizione culturale e l’emancipazione sociale, date dal lavoro di gruppo, consentono di sentirsi meno soli e promuove la realizzazione del progetto collettivo. È un processo che ha, per sua stessa natura, un valore educativo. In sostanza, l’arte indirizza, guida le nostre istintività, creandone di nuove socialmente, e guida anche le nostre emozioni e sentimenti. A tutti gli associati che hanno provato il ‘vento’ della musica, che si sono ‘autorizzati a viverla’ insieme, abbiamo riproposto con questo libro il ricordo delle esperienze vissute assumendo la convinzione che utilizzare al meglio la propria esperienza e cogliere le opportunità è meglio che rimpiangere ciò che avremmo potuto fare per noi stessi e per gli altri.
Nel libro – realizzato da me, da Tarquinio e dall’associazione – sono riportate alcune note e riflessioni di quanti hanno voluto proporsi e poi, in modo temporalmente sequenziale, sono state fissate le immagini e gli articoli significativi della cronistoria dei concerti eseguiti. Al termine del libro sono descritte brevemente tutte le iniziative non prettamente concertistiche quali:

  • L’adozione a distanza
    Le donazioni Alla Croce Rossa Italiana, Alla DIMOS, Alla Associazione Nuovi Orizzonti, Alla Parrocchia di Monte Compatri, A Medici senza frontiere
    Gli attestati e le cene sociali
    Coro outdoor con Greenevents a San Silvestro
    Il libro Moreschi. L’Angelo di Roma
    Il libro del viaggio in Olanda
    Il sito web
    I presepi del Coro
    Il riconoscimento di “Associazione di interesse comunale”
    Le lezioni di musica e di canto
    L’iscrizione alla Associazione Regionale Cori del Lazio
    La partecipazione a Bandi pubblici
    e, infine, il ricordo per due cari amici che ci hanno lasciato

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