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Concerto di Natale

Rocca Priora, domenica 15 dicembre 2002, Auditorium della Banca di Credito Cooperativo del Tuscolo, “Concerto di Natale” del Coro Polifonico Alessandro Moreschi di Monte Compatri. Sono arrivato mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo ed ho assistito alle prove dell’ultimo minuto, mi è venuto naturale tirare fuori il mio taccuino e, ispirato da fantastiche melodie, ho iniziato a scrivere di questo Coro. Il Coro Polifonico Alessandro Moreschi nasce nel febbraio del 2001 a Monte Compatri per iniziativa di alcuni cittadini amanti della musica, che in questo modo hanno voluto esprimere i loro sentimenti artistici e contemporaneamente “offrire il proprio contributo alla vita culturale del paese”, ma io aggiungerei… del mondo, perché l’arte non è un fenomeno locale, bensì universale. In questi primi due anni di vita, il Coro ha affrontato il suo cammino artistico con umiltà, raggiungendo risultati più che apprezzabili, crescendo giorno dopo giorno, concerto dopo concerto. Le voci c’erano già, dovevano solo essere affinate e amalgamate, e così, con il passare del tempo, provando e riprovando ostinatamente, dedicandosi con impegno e professionalità, hanno iniziato a compenetrarsi, ad avvolgersi, sfiorandosi e accarezzandosi l’un con l’altra, accendendo l’indispensabile entusiasmo tra gli elementi del Coro. Entusiasmo che poi si è accentuato e trasferito tra il pubblico durante il concerto iniziato di lì a poco, trasformandosi in ripetuti e lunghi applausi. Il gruppo è dunque cresciuto notevolmente e in futuro non mancherà di migliorarsi ulteriormente. Due però sono i presupposti indispensabili affinché ciò avvenga: primo l’adesione e l’entrata nel Coro di nuovi elementi (hanno iniziato in venti ed ora sono già in trentatré), condizione che produce importantissimi stimoli; secondo che il pubblico sia sempre più numeroso e caloroso, perché questo è il miglior incitamento che un artista possa avere per dare il massimo.
“Il repertorio spazia toccando volentieri quello popolare, anche quello tipico romano, per non dimenticare le musiche che videro i nostri antenati protagonisti in feste di piazza e avvenimenti correlati. In questo primo periodo, dedicato principalmente allo studio, il Coro ha iniziato la sua attività concertistica pubblica partecipando ad importanti cerimonie e rassegne corali tra le quali meritano di essere ricordate: il Concerto per il Cinquantesimo della fondazione (1951-2001) del Coro F. M. Saraceni degli Universitari di Roma, tenutosi presso l’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma; il Concerto in onore dei rappresentanti della Città di Calahorra (Spagna), in occasione degli scambi di gemellaggio avvenuti in Monte Compatri; il Concerto in onore di Santa Cecilia, patrona dei Musicisti, con il Corpo Folkloristico Musicale Compatrum; il Concerto “Cantiamo nel Mondo un Natale di Pace” organizzato dal vicino Comune di Monte Porzio Catone; il Concerto per la Befana tenutosi nel Teatro della Parrocchia S. Maria Assunta in Cielo; il Concerto “Un salto nel passato” organizzato dal Comune di Monte Porzio Catone in onore degli anziani del paese; il Concerto a sostegno della Casa di Accoglienza “Braccia Aperte” della Caritas Diocesana di Frascati; il Concerto per l’Arte in occasione dell’apertura della Mostra “Itinerario nei maggiori musei d’Italia” del Maestro Salvatore Maresca Serra e il Concerto di Natale presso l’Istituto d’Arte di Marino.”
Per un coro appena costituito possiamo tranquillamente affermare che sono stati raggiunti traguardi gratificanti. Il merito maggiore è senz’altro da attribuire al direttore del Coro, Alessandro Borghi, il quale in passato è stato Cantore e Maestro Istruttore di vari Cori della capitale.
Tornando al Concerto del 15 dicembre, presentato dal simpatico Claudio Ciuffa, notevole per preziosità artistiche è stata l’esibizione del soprano Maria Paola Turchetta, accompagnata da Giovanni Sciarra, molto noto e apprezzato pianista, mentre il Coro si è avvalso della magica fisarmonica di Umberto Trinca.
Per concludere, vorrei idealmente dedicare ai “ragazzi” del Coro un lungo e meritato applauso da parte di tutti quei lettori, amanti del canto e della musica, che si sentono loro vicini, con l’invito, per tutti, di andare ad assistere ai futuri concerti del Coro Polifonico Alessandro Moreschi, primo perché sono bravi, secondo perché equivarrebbe a dare il nostro piccolo contributo all’arte.

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