“Il repertorio spazia toccando volentieri quello popolare, anche quello tipico romano, per non dimenticare le musiche che videro i nostri antenati protagonisti in feste di piazza e avvenimenti correlati. In questo primo periodo, dedicato principalmente allo studio, il Coro ha iniziato la sua attività concertistica pubblica partecipando ad importanti cerimonie e rassegne corali tra le quali meritano di essere ricordate: il Concerto per il Cinquantesimo della fondazione (1951-2001) del Coro F. M. Saraceni degli Universitari di Roma, tenutosi presso l’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma; il Concerto in onore dei rappresentanti della Città di Calahorra (Spagna), in occasione degli scambi di gemellaggio avvenuti in Monte Compatri; il Concerto in onore di Santa Cecilia, patrona dei Musicisti, con il Corpo Folkloristico Musicale Compatrum; il Concerto “Cantiamo nel Mondo un Natale di Pace” organizzato dal vicino Comune di Monte Porzio Catone; il Concerto per la Befana tenutosi nel Teatro della Parrocchia S. Maria Assunta in Cielo; il Concerto “Un salto nel passato” organizzato dal Comune di Monte Porzio Catone in onore degli anziani del paese; il Concerto a sostegno della Casa di Accoglienza “Braccia Aperte” della Caritas Diocesana di Frascati; il Concerto per l’Arte in occasione dell’apertura della Mostra “Itinerario nei maggiori musei d’Italia” del Maestro Salvatore Maresca Serra e il Concerto di Natale presso l’Istituto d’Arte di Marino.”
Per un coro appena costituito possiamo tranquillamente affermare che sono stati raggiunti traguardi gratificanti. Il merito maggiore è senz’altro da attribuire al direttore del Coro, Alessandro Borghi, il quale in passato è stato Cantore e Maestro Istruttore di vari Cori della capitale.
Tornando al Concerto del 15 dicembre, presentato dal simpatico Claudio Ciuffa, notevole per preziosità artistiche è stata l’esibizione del soprano Maria Paola Turchetta, accompagnata da Giovanni Sciarra, molto noto e apprezzato pianista, mentre il Coro si è avvalso della magica fisarmonica di Umberto Trinca.
Per concludere, vorrei idealmente dedicare ai “ragazzi” del Coro un lungo e meritato applauso da parte di tutti quei lettori, amanti del canto e della musica, che si sentono loro vicini, con l’invito, per tutti, di andare ad assistere ai futuri concerti del Coro Polifonico Alessandro Moreschi, primo perché sono bravi, secondo perché equivarrebbe a dare il nostro piccolo contributo all’arte.